One Planet One Health
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Oggi viviamo in una realtà estremamente complessa, in cui tutto è interconnesso. Uomo, piante ed animali condividono lo stesso Pianeta, gli stessi ecosistemi e le stesse risorse. Così, la salute dell’uomo, quella degli animali e quella delle piante e dell’ambiente che ci ospita e di cui facciamo parte, dipendono l’una dall’altra. Basti pensare all’impatto globale della crisi sanitaria attuale causata dal salto di specie del virus SARS-CoV-2 da animali all’uomo, che evidenzia quanto il nostro benessere sia strettamente correlato alla salute del Pianeta, in particolare degli ecosistemi da cui dipendiamo.
Uomo, piante ed animali condividono lo stesso Pianeta, gli stessi ecosistemi e le stesse risorse. Così, la salute dell’uomo, quella degli animali e quella delle piante e dell’ambiente che ci ospita e di cui facciamo parte, dipendono l’una dall’altra.
L’approccio One Health è un metodo integrato che riconosce questa stretta relazione e la necessità di mettere in atto azioni coordinate fra diversi settori per proteggere la nostra salute e quella degli ecosistemi. Promuovere, disseminare e comprendere l’approccio One Health è oramai essenziale per garantirci un futuro più equo, responsabile e sostenibile, in linea con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e relativi Obiettivi (SDGs).
Il corso One Planet One Health, introdotto da Barbara Gallavotti, scrittrice, biologa, accademica e divulgatrice scientifica italiana, si articola in talks di esperti che ci spiegheranno gli studi scientifici più rilevanti sul valore ambientale, sociale, economico, ma anche psicologico e sanitario dei servizi ecosistemici che l’uomo quotidianamente riceve dalla natura. Ad esempio, grazie al prezioso contributo di Elena Uga, referente del gruppo Pediatri per un mondo possibile dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP), scopriremo quanto la salute dei bambini sia correlata all’ambiente in cui sono immersi durante la crescita e quante patologie invece siano legate all’inquinamento ambientale. La psicobiologa Gemma Calamandrei, dirigente del Centro per le Scienze del Comportamento e la Salute Mentale dell'Istituto Superiore di Sanità, evidenzia invece gli effetti benefici degli alberi sullo sviluppo della nostra mente e quella dei nostri bambini, così come l’importanza di vivere immersi in un ambiente naturale sano. Concetto, quest'ultimo, da sempre promosso dal WWF e oggi realizzato con le Aule Natura. Approfondiremo inoltre, grazie all’intervento di Renato Bruni, professore associato di Botanica e Biologia farmaceutica presso il dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma e Direttore Scientifico dell'Orto Botanico presso lo stesso Ateneo, come vengono scoperte molte delle medicine con cui ci curiamo. A partire dall'etnobotanica sarà analizzato il legame esistente tra ricerca e società su tutti i temi legati alle piante: natura, sostenibilità, benessere, farmacia e verde urbano.
Attraversi il corso One Planet One Health si comprenderà come i servizi ecosistemici, che includono per esempio la produzione di cibo, la disponibilità di acqua potabile e aria pulita, di materie prime, di risorse genetiche, ma anche funzioni e processi fondamentali come l’assorbimento degli inquinanti, la ricerca e produzione di farmaci, il benessere psicologico, il controllo delle malattie, siano alla base della nostra esistenza. In particolare, la funzione cruciale degli ecosistemi nel regolare la diffusione delle malattie zoonotiche- a cui il WWF ha dedicato uno specifico approfondimento agli albori della pandemia-, verrà approfondita grazie all’intervento di Stefania Leopardi, medico veterinario dirigente presso il Laboratorio zoonosi virali emergenti (SCS5 – Ricerca e Innovazione) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e all’intervista a Mauro Delogu, virologo e responsabile del Laboratorio di Ecologia dei Patogeni presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna. In ultimo, attraverso il contributo di Simona Castaldi, professore associato di ecologia all’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e scientific manager del progetto SU-Eatable LIFE per il Barilla Center for Food & Nutrition, comprenderemo la connessione fra servizi ecosistemici, cambiamenti climatici e globali, processi sostenibili in agricoltura e impronta del carbonio e dell’azoto in termini di dieta e alimentazione sostenibile.
Risulta, quindi, estremamente chiaro come lo sfruttamento insostenibile degli ecosistemi e della natura minacci il benessere di tutti noi. Ecosistemi sani garantiscono infatti un maggiore benessere delle comunità umane e maggiori opportunità di sviluppo, ma anche una minore vulnerabilità e una maggiore resilienza dei territori. È necessario accettare e comprendere una semplice verità: le nostre società e le nostre economie sono radicate nella natura, non esterne ad essa. L’unico modo per garantirci un futuro sul Pianeta, in equilibrio con la ricchezza di vita che ospita, è aumentare gli sforzi di conservazione della natura e al contempo ridurre gli impatti dei nostri stili di vita. For Nature For Us è la nostra campagna per proteggere il futuro del Pianeta e salvaguardare tutte le specie che lo popolano, compresa la nostra. Per farlo è necessario un cambio di rotta, trasformando l’istruzione, primo strumento di cambiamento culturale e di formazione per un futuro più sostenibile per l’uomo ed il Pianeta.